
Mercati sempre condizionati altamente dalle attese sulla politica monetaria, in particolare da ECB, con la decisione odierna, con elevate probabilità di un rialzo di 25bps. Il primo rialzo, che comporta per il mercato il segnale di una inversione di un trend, e la fine di un periodo di TASSI ultra-bassi, come lo è pre gli USA. Le aspettative sono quindi per un +25bps subito, e ulteriori 2 rialzi di 25bps entro fine anno. Queste aspettative hanno risollevato le sorti dell’EURO, portandolo a livelli top della fascia di medio termine, e in posizione di sopravalutazione, aiutato anche dal miglioramento del clima generale, che porta maggiore propensione al rischio. I fattori fondamentali sono poco guardati, visto che proseguono misti, poco sopra o poco sotto le aspettative, e comunque non forieri di cambiamenti particolari. Le elevate negatività che avevano pesato sull’EURO, legate alla gestione e al futuro dei DEBITI SOVEREIGN, sono largamente rientrate, e non sono il fattore principale, visto che tutto è oramai largamente conosciuto e scontato. In PORT ulteriore taglio rating per 7 banche da parte del Moodys, dopo il taglio del rating nazionale, ma ancora una volta, nessuna richiesta per aiuti finanziari. Nessun bisogno di aiuti neppure per ESP, come dichiarato da IMF. Dalla GER fase di rimborso degli aiuti finanziari da parte della Commerzbk, come ulteriore fonte positiva. Non si puo’ ancora escludere una ristrutturazione del debito GRECIA. EST-EU con serie ulteriore e continua di dati positivi, di elevata produzione industriale/manifatturiera, import/export. Sul fronte SPREADS, YIELDS dei paesi deboli EU, segnali di consolidamento, dopo la lunga serie di graduali rialzi, ai massimi. Ieri, dopo un inizio al rialzo di 20-30bps, abbiamo chiuso con -30-60bps, con ampi rientri
di posizioni. Finita questa attesa sui tassi EU, il mercato si orizzonterà molto probabilmente verso gli USA, sul tetto del debito, che raggiungerà il suo apice il 21 maggio, e dove pende una necessità di accordo politico entro i due opponenti in Governo. Anche dagli USA, come da commenti FOMC, abbiamo una svolta sulla politica monetaria, verso piu’ restrittiva, con le stesse condizioni che abbiamo in EU. I Paesi che non seguono questa stretta, vedi JPN per gli evidenti problemi di rallentamento e stagnazione economica, legati e peggiorati dal recente terremoto, subiscono la situazione, con un cedimento del loro cambio. Per il JPN i calo YEN va in sintonia ai desideri del Governo e BoJ, visto che aiuta le esportazioni, e riduce il rischio di deflazione. Sul JPN sono pure attese nuove misure a sostegno dell’economia, con una politica molto ampia per ancora molto tempo. Con la debolezza delle due valute principali, DOLL ed EURO, spinta al rialzo per le loro alternative, qualitative e anche produttive di materie prime, SEK, NOK, AUD, NZ, CAD, BRL, MXN, che hanno anche i conti debiti migliori. ORO e Metalli Preziosi sempre su nuovi record massimi. PETRO segue. Nel frattempo ieri, il ministro finanze, PORT, ha dichiarato che la nazione ha bisogno degli aiuti EU per non incorrere nella bancarotta. Differente situazione per TURK, che ha segnato una crescita molto robusta, con il turbo, in accelerazione. La ESP le ha invece tagliate, con una disoccupazione record. E oggi, il giorno fatidico, in attesa della pausa pranzo, orario di pubblicazione decisione ECB su tassi.