Forex Magnum

L’euro continua a scalare posizioni nei confronti del dollaro statunitense e dello yen anche il giorno dopo la decisione della Bce di alzare i tassi di 25 punti base: il cambio eurodollaro ha accelerato ulteriormente nella notte portandosi sopra area 1.44, noncurante di aver sconfinato nell’area di ipercomprato sull’indicatore RSI, con gli investitori spinti ad acquistare euro dall’allargamento del differenziale di tassi (attuale e atteso) tra la zona euro da una parte e USA e Giappone dall’altra (proprio ieri Pianalto, membro del Board Fed, ha detto che la prosecuzione dell’attuale politica monetaria è ancora giustificata dalle condizioni macroeconomiche, rimarcando l’aspettativa di tassi bassi “per un periodo esteso”). Ieri Trichet, durante la consueta conferenza stampa che segue l’annuncio sui tassi, ha sottolineato come la Bce continui a monitorare la dinamica dei prezzi e non tolleri effetti di secondo livello dell'inflazione sui salari, spiegando però spiegato che la Banca centrale non ha ancora deciso se ci saranno o meno altri rialzi dei tassi oltre a quello di ieri: le aspettative degli analisti indicano però come probabile una nuova stretta sui in luglio, mentre ieri sera il banchiere centrale austriaco Nowotny ha detto che il rialzo di 25 punti rappresenta un "piccolo passo" verso "il ritorno alla normalità". L’euro è stato premiato anche dai dati macro di ieri: la produzione industriale tedesca ha continuato ad avanzare ad un ritmo molto sostenuto, registrando a febbraio un aumento dell’1,6% congiunturale, dopo il + 2,0% del mese precedente (dato rivisto al rialzo di due decimi), con la dinamica trimestrale prevista aumento del 2,6% a marzo dal 23,2% di fine 2010. Oggi si riunisce poi l'Ecofin informale a Budapest: in agenda il tema dell'assistenza finanziaria internazionale per il Portogallo, dopo la formalizzazione da parte di Lisbona della richiesta di aiuti all'Ue, con l'accordo finale che potrebbe essere raggiunto prima delle elezioni politiche nel paese del 5 giugno. Secondo il governo finlandese il bail-out del Portogallo potrebbe aggirarsi tra i 75 e gli 85 miliardi, mentre quello belga ha giudicato 80-85 miliardi come un livello ragionevole (fonti di stampa stanno facendo circolare stime fino a 90 miliardi di euro). Inoltre sempre oggi l'Authority bancaria europea (Eba) dovrebbe comunicare agli istituti europei il livello di capitalizzazione, nonché i requisiti di qualità del capitale, che verranno presi come riferimento per determinare l'eventuale superamento degli stress test, andando a specificare anche le circa 90 banche che dovranno sottoporsi al test sul proprio stato di salute. In particolare calo nei confronti della valuta unica anche lo yen, dopo una nuova scossa sismica di magnitudine 7,4 nel nord-est del paese, già sconvolto dal terremoto del mese scorso (anche se l’iniziale allarme tsunami è fortunatamente rientrato, e non è stato registrato nessun ulteriore danno all'impianto nucleare di Fukushima): il cambio eurjpy ha rotto anche la resistenza posta a 122.52, e si muove diretto verso area 123. Anche i dati macro iniziano a riflettere i danni provocati dal sisma di marzo: l'indice di fiducia del settore servizi giapponese è scivolato ai minimi da due anni in marzo, a 27,7 punti dai 48,4 di febbraio: nel suo rapporto mensile poi la banca centrale del Giappone ha spiegato che produzione ed export rimarranno probabilmente ancora deboli al momento, come conseguenza appunto del disastro sismico. Pomeriggio privo di dati macro di rilievo negli Stati Uniti (attenzione però ai dati occupazionali canadesi), focus sui discorsi di esponenti Fed: alle 14:00 con Lockhart, sullo stato dell'economia statunitense, e alle 16:15 con Fisher sulla politica monetaria e fiscale.

Non esistono ancora Commenti per questa news.