Le vendite al dettaglio della Svizzera sono cresciute del 6,2% nel mese di maggio rispetto al 2011. Il Presidente della Swiss National Bank afferma che il tetto massimo di EUR/CHF è necessario per combattere la deflazione. Il franco trova sostegno contro il dollaro US.
Il tasso annuale delle vendite al dettaglio svizzere ha colpito il massimo di tre anni durante il mese di maggio, arrivando a 6,2% rispetto al maggio 2011. Le vendite sono cresciute a un tasso reale dell’1% dal mese di aprile. Le vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco sono cresciute del 3,7% in termini reali rispetto alle vendite di maggio 2011. Le vendite del settore non alimentare sono aumentate del 6,8% rispetto allo stesso periodo.
Dopo la spinta data dai dati delle vendite al dettaglio, il Purchasing Manager Index della Svizzera è stata di 48,1, mostrando un calo. Il PMI è risultato ugualmente migliore del previsto, ma è indice di un rallentamento della produzione svizzera.
Le forti vendite al dettaglio arrivano solo pochi giorni dopo che l’indicatore economico KOF ha mostrato come l’economia svizzera stia crescendo a un ritmo più veloce. La crescita economica svizzera è sorprendente se paragonata alla zona euro e all’economia inglese.
Proprio ieri, il Governatore della Banca Nazionale Svizzera, Thomas Jordan, ha dichiarato che la banca continuerà a mantenere il tetto massimo di EUR/CHF a 1,2000 per evitare la deflazione.
Nonostante la crescita dell’economia svizzera, l’aggravarsi della crisi del debito continua a mettere pressioni deflazionistiche sul franco e questo potrebbe danneggiare le esportazioni svizzere verso i paesi vicini.
Il franco svizzero si è rafforzato contro il dollaro dopo il rilascio dei dati e USD/CHF è sceso a 0,9500. Prima di oggi, la coppia era in piena correzione al rialzo dopo il triste declino di venerdì quando le valute rischiose sono aumentate sugli accordi raggiunti durante il vertice UE.
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